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Salute mentale Meta: contenuti dannosi per i giovani – Sale il numero di stati che fanno causa

Il colosso di Facebook e Instagram è accusato di sviare il pubblico sui rischi dell’uso dei social e di aver contribuito allo sviluppo di dipendenze tra i giovani.


Salgono a 43 gli Stati statunitensi ad aver fatto causa a Meta Platforms per le sue funzionalità che creerebbero dipendenza tra bambini e adolescenti accusando quindi Meta dei rischi sulla Salute Mentale.

Lo hanno annunciato i procuratori generali statali. In 33 partecipano a una causa federale presentata nel Northern District, a cui se ne aggiungono altri dieci, che hanno presentato una causa contro Meta nei loto rispettivi Stati.

Il tutto è stato comunicato dalla procuratrice di New York, Letitia James in una nota per la stampa.

Tra gli stati che hanno intentato causa federale ci sono California, Colorado, Louisiana, Nebraska, New York, Carolina del Sud, Washington e Wisconsin.

Le accuse gravi sono: dipendenza e promozione del disformismo corporeo

Secondo l’accusa, Meta ha creato delle funzionalità su Instagram e Facebook che spingono i giovani a restare sempre più a lungo sui social e a farceli tornare continuamente.

Attraverso algoritmi, allarmi, notifiche e il cosiddetto scroll infinito.

Inoltre, la società ha incluso funzionalità che avrebbero un impatto negativo sulla salute mentale dei giovani, con il continuo paragone con gli altri e provocando la promozione del disformismo corporeo, con funzionalità come il “mi piace” o i filtri per le foto.

E ancora, Meta è accusata di violazione del Children’s Online Privacy Protection Act, con la raccolta dei dati personali degli utenti con meno di 13 anni che avviene senza il consenso dei genitori.

Non è la prima volta che una grande coalizione di autorità giudiziarie Usa si unisce per portare in tribunale la piattaforma di Mark Zuckerberg.

Secondo i procuratori Meta è ben consapevole degli effetti negativi che la sua architettura potrebbe avere sui suoi giovani utenti.

I documenti di ricerca interni di Meta mostrano la consapevolezza che i suoi prodotti danneggiano i giovani utenti. In effetti, gli studi interni commissionati da Meta – e tenuti riservati fino a quando non sono stati divulgati da un informatore e segnalati pubblicamente

Rivelano che Meta è a conoscenza da anni di questi gravi danni associati al tempo trascorso dai giovani utenti sulle sue piattaforme.

Ricordiamoci che l’ex dipendente di Meta Frances Haugen ha suscitato scalpore 2021 dopo aver fatto trapelare documenti interni dell’azienda.

Una serie di documenti sull’impatto di Instagram sugli adolescenti ha rilevato che “il 32% delle ragazze adolescenti ha affermato che quando si sentivano a disagio con il proprio corpo, Instagram le faceva sentire peggio”, ha riferito il Wall Street Journal prima che Frances Haugen rendesse nota la sua identità uscendo allo scoperto.

Salute mentale Meta


La replica di Meta

Il colosso dei Social Network ad oggi sembra voler affrontare il problema in maniera quasi democratica, dichiarando:

“Condividiamo l’impegno dei procuratori generali nel fornire agli adolescenti esperienze online sicure e positive e abbiamo già introdotto oltre 30 strumenti per supportare gli adolescenti e le loro famiglie”

Ha affermato il portavoce di Meta Andy Stone in una nota. Aggiungendo:

“Siamo delusi dal fatto che, invece di lavorare in modo produttivo con le aziende di tutto il settore per creare standard chiari e adeguati all’età per le numerose app utilizzate dagli adolescenti, i procuratori generali abbiano scelto questa strada”.


“Se ti interessa questo articolo, ti consiglio di leggere anche quello pubblicato in precedenza: Sessualizzazione e Social Network.”


Articolo a cura di

Andrea BlossomBox    blossombox

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